«Siamo la prima impresa a essere stata fondata su EasyGov.»

Da marzo 2018 il ristorante Bay a Berna conquista i suoi ospiti con delizie, interni eleganti e una splendida vista sul fiume Aar. Questa moderna brasserie con una squadra con a capo il titolare, Maurice Bridel, reinterpreta piatti classici della cucina francese puntando su prodotti regionali. Abbiamo incontrato Maurice in Hodlerstrasse, a Berna.

Ciao Maurice. Puoi presentarti e descrivere brevemente il tuo locale?Siamo una moderna brasserie nel cuore di Berna, a due passi dal Museo delle Belle Arti. Sono albergatore diplomato e ho avuto occasione di inaugurare diversi locali a Lucerna e a Zurigo. Tuttavia Bay è, oltre a Bonbec, il secondo ristorante di proprietà che ho aperto insieme a mia moglie Christina.

Come nasce la tua passione per l’alta cucina?Mia mamma ha lavorato per cinque anni presso Swissair. Adoravo ascoltare i suoi racconti sul lavoro per la compagnia aerea e sui servizi offerti dal ristorante sopra le nuvole. Dopo la maturità ho fatto il mio primo stage in un ristorante ed è lì che ho scoperto la mia passione per la gastronomia.

Quali sfide giornaliere ti trovi ad affrontare in qualità di imprenditore?Il settore della gastronomia è sempre in bilico tra successo e insuccesso. Occorre tenere sempre sotto controllo le spese e allo stesso tempo non perdere mai di vista l’aspetto più importante: i clienti e il team.

Sei stata la prima persona in assoluto a registrarsi su EasyGov.swiss a novembre 2017. Cosa ti ha portato a compiere questa scelta?Mi hanno sempre appassionato i tool e le app intelligenti. EasyGov? Il nome è tutto un programma. La registrazione è facile e i servizi offerti, come l’iscrizione dell’IVA, permettono di risparmiare tempo.

Nel tuo ristorante riesci a unire alta cucina, cultura e architettura. Qual è il tuo prossimo progetto?A novembre apriremo la sala dei banchetti nello storico edificio della Wurstenbergerturm qui accanto. Non vedo l’ora. E poi, naturalmente, abbiamo già in mente un’altra idea. Ma prima di tutto dobbiamo ancora rimboccarci le maniche.

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